venerdì 27 febbraio 2015

KARPOS...Ottimo capo tecnico..da provare!







BUSAZZA W FLEECE

Maglia zip aperta con tasche. Realizzata in Polartec® Thermal Pro® Hight Loft e Polartec® Power Stretch® Pro. Particolarmente leggera e termica è ideale come secondo strato in condizioni climatiche estreme. Asciuga rapidamente.

  • Zip YKK® Vislon
  • Tirazip personalizzato
  • Tasca con zip YKK® rovesciata
  • Inserto rifrangente K-Reflex per maggiore sicurezza in caso di soccorso notturno
  • Marchio Karpos termopressato
  • Fianco preformato

TESSUTI




KARPOS E LA TRANSCAVALLO

MATTEO EYDALLIN E DAMIANO LENZI VINCONO LA 32^ EDIZIONE DELLA TRANSCAVALLO.

Matteo Eydallin e Damiano Lenzi vincono la 32^ edizione della Transcavallo. Tra le donne Elena Nicolini e Laura Besseghini iscrivono il loro nome nell’albo d’oro. Anche la seconda tappa è stata funestata dal brutto tempo.
10429479_831996223527627_8378144915662393454_n
Domenica mattina dopo 1:14’54’’ di gara al traguardo di Col Indes si sono schierati in quattro per concludere la seconda tappa della 32^ edizione della Transcavallo, competizione di scialpinismo a squadre intitolata a Corrado Azzalini. Le due squadre del Centro Sportivo Esercito, Matteo Eydallin-Damiano Lenzi e Manfred Reichegger-Michele Boscacci dopo aver corso tutta la gara insieme hanno deciso di tagliare il traguardo nello stesso momento. Alle loro spalle, dopo poco più di un minuto e mezzo, hanno conquistato il terzo gradino del podio Denis Trento e Tadei Pivk. In quarta posizione si sono classificati Filippo Beccari e Martin Weisskopf, mentre Davide Pierantoni e Michael Moling hanno conquistato il quinto posto. Nella gara femminile c’è stata la conferma della squadra formata da Laura Besseghini e da Elena Nicolini. Le vincitrici hanno fermato il cronometro con il tempo di 1:32’32’’, in seconda posizione si sono classificate Martina Valmassoi e Katia Tomatis. Il podio è stato completato da Cecilia De Filippo e Birgit Stuffer. Da segnalare il quarto posto di Corinna Ghirardi e di Federica Osler, mentre la quinta piazza è stata conquistata da Elisabeth Bonetto e da Sylvia Berghammer.11018737_832139546846628_4581960626779847773_nLa seconda tappa della Transcavallo, come anticipato al briefing tecnico di sabato sera, si è svolta all’insegna delle condizioni meteo difficili. Le forti raffiche di vento, le nuvole basse e una fitta nevicata hanno costretto gli organizzatori a ridisegnare alle prime luci dell’alba il percorso che avrebbe decretato i vincitori della 32^ edizione. Un percorso più breve che purtroppo non ha raggiunto la vetta del Monte Guslon resa impraticabile dalla poca visibilità e dal forte vento. In totale i chilometri da percorrere erano poco più di dieci con 1385 metri di dislivello positivo da affrontare in due salite. Oltre allo svolgimento della 32^ Transcavallo che si è avvalsa della importante collaborazione di due aziende leader nel mondo dello scialpinismo come Karpos e Scarpa, domenica mattina si sono disputati il Memorial Benito Saviane, gara riservata alle categorie Cadetti e il Memorial Ernesto Mazzoran riservato alle categorie Junior. Daniele Soppelsa (Dolomiti Ski-Alp) ha vinto tra i cadetti, alle sue spalle Edoardo Favaretto (Dolomiti Ski-Alp) e Marco Padesi (Montanaia Racing). Nella categoria Junior è stato Enrico Loss (Sc Valdobbiadene) a vincere davanti a Fabio Pettinà e a Matteo Cuel entrambi porta colori dello Sci Cai Schio. Tra le ragazze la vittoria è andata all’azzurra dello scialpinismo Alba De Silvestro. Mara Martini e Laura Corazza sono rispettivamente seconda e terza. Nella categoria Master hanno vinto Manfred Holzer e Thomas Koller, dietro di loro si sono classificati Fabio Della Pietra e Ivan Lozza. Sul terzo gradino del podio sono saliti Michele Agostini e Fulvio Giovannini. Ancora una volta il Comitato Organizzatore ha dovuto cambiare i programmi in corso d’opera per assicurare il regolare svolgimento della gara ma soprattutto per garantire la sicurezza a tutti i concorrenti e ai numerosi volontari, oltre cento, lungo il tracciato. Questo weekend funestato dalle avverse condizioni meteo è stato un ottimo banco di prova in vista dei prossimi appuntamenti internazionali della Transcavallo. Il Comitato Organizzatore a fine mese saprà se le candidature per la Coppa del Mondo del 2016 e per i Mondiali del 2017 saranno state accolte dalla Federazione Internazionale.

Muztagh Ata..by Elena Spalenza (KARPOS)

MUZTAGH ATA

Mi sveglio all’alba all’interno della mia piccola tenda con la luce che passa attraverso la sottile ma robusta copertura. La sensazione è di essere coccolata, avvolta da grosse braccia che mi proteggono, come quando da bambina i miei genitori mi abbracciavano per tranquillizzarci. Un abbraccio che soffoca i rumori, quieta le paure da
forza e coraggio.
Oggi l’alba è anticipata da una luce rosea capace di smussare le imponenti cime, donando al paesaggio circostante un aspetto più dolce e avvicinabile. Il tempo è bello, si può uscire, portare il materiale al campo superiore, insomma procedere piano piano verso quella che sarà destinazione finale: la cima.
Tutto è vivo nelle giornate di bel tempo, ogni cosa risponde attivamente agli stimoli della natura e all’energia creata dal sole. C’è movimento attorno, voglia di muoversi, di spostarsi, di comunicare.
La montagna però cambia, può avere diverse facce, trasformarsi velocemente, diventare dura, addirittura ostile.
Sono questi i momenti in cui ti senti solo, abbandonato, lontano dal mondo.
Non siamo più abituati a rimanere soli; abbiamo continuamente bisogno di camuffare la nostra solitudine appellandoci al social network, alle moderne forme di comunicazione che ci illudono, di essere vicini, anche se in realtà ci allontanano sempre di più dalle cose semplici e reali.
La montagna è solitudine, è ricerca personale, è sfida con sé sessi, è coraggio di continuare o di fermarsi.
La cima è solo un pretesto, un obiettivo da raggiungere che spesso nasconde il senso vero di un’esperienza alpinistica: scoprirsi , crescere, maturare, diventare persone migliori che non vuol dire essere i migliori.
E’ questo il motivo per cui ho sempre voglia di ritornare, di scalare una nuova vetta, di mettermi in gioco, di faticare.
Questo per me è viaggiare, questo per me è l’alpinismo.
Muztag Ata
I wake at dawn inside my little tent as the light passes through the thin but strong fabric. It feels like I’m being hugged—enveloped by big arms that protect me, like when I was a child and my parents held me to comfort me. A hug that suppresses noise, quiets fears, and imparts strength and courage.
Today a rosy light announces the arrival of dawn, softening the imposing peaks and giving the surrounding landscape a sweeter and more approachable appearance.
The weather is good, and we can set out, carrying equipment and supplies to the upper camp—moving step by step toward our final destination: the summit.
Everything is alive when the weather is good. Everything responds to nature’s stimuli and the sun’s energy. There is movement—the desire to be active, to hit the trail, to communicate.
But the mountain changes. It can have different faces, transforming quickly, becoming hard, even hostile.
These are the moments when you feel alone, abandoned, far from the world. We aren’t used to being alone anymore. We always need to conceal our solitude by turning to social networks, to the modern forms of
communication that deceive us into thinking that we’re close, even if in reality we are continually distancing ourselves from the things that are simple and real.
The mountain means solitude, a personal search, a challenge to oneself, and the courage to keep going or to stop.
The summit is only a pretext, an objective that often hides the true significance of a mountaineering experience: discovering oneself, growing, maturing, becoming a better person.
This is why I always want to come back, to climb a new peak, to put myself to the test, to exert myself.
This, for me, is the journey. This, for me, is mountaineering.
Experience by Elena Spalenza

KARPOS 4EVER... SCIALPINISMO. I CONVOCATI PER LA TERZA TAPPA DI COPPA DEL MONDO



Dopo le 30 medaglie dei Mondiali a Verbier gli azzurri si preparano per la terza prova del circuito Scarpa ISMF World Cup in programma il prossimo weekend in Val Martello. Bendetti e Canclini diramano la lista dei convocati.
boscacci eydallin lenzi antonioliTra un paio di giorni la squadra azzurra di scialpinismo agli ordini di Stefano Bendetti e Davide Canclini partirà verso le nevi della Val Martello in provincia di Bolzano dove si correrà in occasione del Marmotta Trophy la terza tappa del circuito Scarpa ISMF World Cup.
Il programma del Marmotta Trophy prevede la prova Individuale che si correrà sabato 28 febbraio e la prova Sprint di domenica 1 marzo. Come da regolamento internazionale i percorsi della prova Individual avranno caratteristiche diverse a seconda delle categorie d’appartenenza. Le categorie Senior ed Espoir correranno lungo un tracciato di 15 chilometri con un dislivello di totale di sola salita di 1677 metri. Gli atleti dovranno affrontare quattro salite e tre discese con due tratti da percorrere a piedi con gli sci nello zaino.
Le categorie Senior donne, e Junior gareggeranno in un percorso ridotto con circa dieci chilometri di lunghezza e con 1280 metri di dislivello positivo. Anche in questo caso le salite saranno tre, le discese due e i tratti a piedi uno. La Sprint Race si disputerà al Centro Biathlon della Val Martello la domenica mattina.
Nelle classifiche provvisorie di Coppa del Mondo Davide Magnini e Giulia Compagnoni sono leader provvisori nella categoria Junior per quanto riguarda l’Individual Race. Valentino Bacca nella stessa classifica è terzo mentre Alba De Silvestro è seconda. Nella categoria Espoir Nadir Maguet è seconda dietro ad Anton Palzer. Il miglior azzurro nella categoria maggiore è Robert Antonioli, quinto. Tra le donne Katia Tomatis è ottava.
La Campagnoni è in testa anche alla classifica di specialità Sprint con Alba De Silvestro alle sue spalle. Tra gli Junior della classifica di specialità Sprint ci sono Nicolò Canclini e Pietro Canclini rispettivamente secondo e terzo. Nadir Maguet anche nella classifica Sprint è secondo. Robert Antonioli è al comando della classifica provvisoria Sprint, mentre la miglior italiana in questa disciplina è Elena Nicolini, quarta.
Nella classifica generale di Coppa del Mondo, Davide Magnini e Giulia Compagnoni sono in vetta alla classifica Junior, Nadir Maguet è secondo tra gli Espoir, mentre Robert Antonioli è terzo tra i Senior.
Senior M: Robert Antonioli, Michele Boscacci, Damiano Lenzi, Matteo Eydallin, Lorenzo Holzknecht, Pietro Lanfranchi, Manfred Reichegger.
Senior F: Elena Nicolini, Katia Tomatis, Martina Valmassoi.
Espoir M: Luca Faifer, Nadir Maguet, Federico Nicolini, Nicola Pedergnana, William Boffelli.
Espoir F: Alessandra Cazzanelli, Martina De Silvestro, Dimitra Theocharis.
Junior M: Valentino Bacca, Nicolò Canclini, Canclini Pietro, Davide Magnini.
Junior F: Giulia Compagnoni, Alba De Silvestro, Erika Rodigari.

giovedì 26 febbraio 2015

TREVISO MARATHON...1 MARZO 2015

OOOOOOO..Domenica c'è la Treviso Marathon
un appuntamento immancabile per tutti gli appassionati di running!




Potete seguire tramite il portale che trovate di seguito tutto quello che avviene 

http://www.trevisomarathon.com

ATTENZIONE!!!! Per chi vuole partecipare ma non ha la squadra c'è anche questa possibilità

Treviso Marathon lancia la proposta: "Se non hai la squadra, te la facciamo noi"

"Tutti per uno, uno per tutti": torna la Staffetta3x14; già il 30% di iscritti in più rispetto al 2014

Sarà ancora "Tutti per uno, uno per tutti" alla Treviso Marathon 1.2. Anche quest'anno il comitato organizzatore, guidato dal presidente Lodovico Giustiniani, ha deciso di riproporre la Staffetta 3x14 che tanto successo di partecipazione e di consenso ha avuto l'anno scorso. Una gara dove non si "vince" da soli, ma dove sarà divertente fare gruppo e sfidare piuttosto un'altra squadra, invece del cronometro o di un altro podista. Anzi, Maratona di Treviso lancia anche una proposta
La Staffetta 3x14 non competitiva è un modo nuovo e più leggero di concepire la maratona: si correrà sullo stesso tracciato, da Conegliano a Treviso, con arrivo sotto lo stessotraguardo in viale Burchiellati, ma dividendo i 42,195 km per tre. Nello specifico il primo frazionista correrà 14 km, il secondo 14,195 e il terzo 14. Confermati anche i punti logistici messi a punto lo scorso anno, nell'edizione del rinnovamento: i cambi avverranno in via Priula nelle vicinanze di una struttura coperta a Bidasio, in comune di Nervesa della Battaglia, 2 km dopo Ponte della Priula, e nei pressi della palestra della scuola elementare di Villorba, in via Centa. Il cambio avverrà con il passaggio del microchip (che non sarà posizionato in questo caso sul retro del pettorale, ma sarà in formato "braccialetto". La partenza della prima frazione è prevista per le 10.15 da via XXVIII Aprile 1945 a Conegliano (zona San Pio X), dove poco prima avranno preso il via i maratoneti. A "disposizione" degli staffettisti dunque le grandi emozioni di una maratona, la distanza regina dell'atletica su strada, ma fatica "divisa" per tre.

Dopo aver corso lo scorso anno, tornerà "in campo" anche quest'anno il team dell'amministrazione comunale di Villorba, che schiererà gli staffettisti dell'edizione 2014: ilsindaco Marco Serena, l'assessore Eleonora Rosso e il presidente del consiglio comunale, Riccardo Gagno.

In molti hanno dato la loro adesione (già superato abbondantemente il numero di 116 staffette dell'anno scorso), tra questi anche i collaboratori dei partner della maratona trevigiana (tra il quali Méthode e Viticoltori Ponte) a dimostrazione di un sodalizio non solo commerciale ma anche d'intenti.




Indossare l’Arva quando si fa fuoripista..il perché ti salva la vita!!

ARVA_Pro_W
Le scuole che organizzano corsi di scialpinismo e freeride registrano da anni il tutto esaurito. Le risalite, sci ai piedi, lontano dalla ressa degli impianti; le discese tra boschi e pendii di neve fresca riportano alle origini stesse dello sci. Insomma, scialpinismo come sport di grande libertà, ma che richiede grande preparazione, grande attenzione e soprattutto grande prudenza. Perché sciare fuori dai percorsi battuti e protetti significa dover fare i conti con la natura ed i suoi pericoli, valanghe in primis.
L’Arva, a questo proposito, diventa lo strumento indispensabile che non deve mai mancare nell’equipaggiamento di chi pratica scialpinismo. Cos’è?
Semplicemente un ricetrasmettitore in grado di trasmettere e ricevere segnali radio. All’inizio dell’escursione va indossato sotto la giacca e acceso in trasmissione. In caso di valanga invia ai soccorritori i segnali che consentono di localizzare in maniera tempestiva lo sciatore travolto.
Va ricordato infatti che il ritrovamento entro 15′ consente di recuperare una persona ancora in vita nel 93% dei casi. Tra i 15′ ed i 45′ la probabilità di sopravvivenza si riduce al 25%. Oltre i 90′ sotto una slavina sopravviene la morte per ipotermia.
Ma non va dimenticata la regola fondamentale: non è l’Arva che salva da una slavina, è il comportamento responsabile di chi pratica scialpinismo in un ambiente come quello alpino, dove il rischio valanghe esiste sempre.
Tratto da: www.sportoutdoor24.it

Sito Sentieri-vv..di nuovo on-line!!!!!

Finalmente il nostro sito si "è rimesso in piedi":-)

Troverete foto nuove e nuovi arrivi per la primavera/estate..appena arrivano:-)

Intanto navigate su quello che c'è 
e vi aspettiamo in negozio.




mercoledì 25 febbraio 2015

Parkour traceurs are head over heels for their Vibram Five Fingers Sprints


Comment from: Patrick [Visitor]
Patrick
I watched some videos of PK'ers and freerunners using Vibrams. Definitely seem like a good fit for the activity.
I wonder if most favor more supportive footwear or this minimalist approach.




Comment from: Evan Pavan [Visitor]  
Evan Pavan
Yeah I bought my V5F KSO's for parkour and haven't looked back.
What we look for in a shoe is an extremely thing sole of cushioning, that way when you press off the ground to jump it presses back right away without compression/ hesitation.
Second would be grip, alot of guys turn to stealth rubber which is used in Rock climbing shoe company's like 5.10.
Vibram is not far off with Grip though especially on the VFF's with the sipes and singular piece for the bottom of the shoe. No bullshit 20 piece Grip that wears down, rips off or gets rocks stuck between compression pads.
Bottomline I love em, and If I didn't need to put on a suit to do sales I wouldn't take them off.


Comment from: Moody [Visitor]  
Moody
I could see more Traceurs enjoying the bikila over the sprints. I know I just around quite a lot on trails when running and the Trek's are amazing for off-road...I think the Bikila's would be a happy medium.

.. bellezza, eleganza, fascino, disciplina... PARKOUR



« Per capire cosa è il Parkour si deve pensare alla differenza che c'è tra quello che è utile e quello che non è utile in eventuali situazioni di emergenza.
 Solo allora potrai capire ciò che è Parkour e ciò che non lo è »
(David Belle)


-Tratto da Wikipedia-

Il parkour (paʁ.'kuʁ), abbreviato in PK, è una disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ‘90. Consiste nell'eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo vi sia presente con la maggior efficienza di movimento possibile, adattando il proprio corpo all'ambiente circostante[1], naturale o urbano, attraverso volteggi, salti, equilibrio, scalate, arrampicate ecc..
Spesso questa disciplina è confusa con il free running, il quale si discosta dal Parkour in quanto l'efficienza viene messa in secondo piano, infatti conta di più l'estetica. I primi termini utilizzati per descrivere questa forma di allenamento furono "arte dello spostamento" (art du déplacement) e "percorso" (parcours).[2].
Il termine parkour, coniato da David Belle e Hubert Koundé nel 1998, deriva invece da parcours du combattant (percorso del combattente), ovvero il percorso di guerra utilizzato nell'addestramento militare proposto da Georges Hébert. Alla parola parcours, Koundé sostituì la "c" con la "k", per suggerire aggressività, ed eliminò la "s" muta perché contrastava con l'idea di efficienza del parkour[3]. Un terzo termine, coniato da Sébastien Foucan, fu free running, il quale viene però distinto dai due precedenti in quanto rappresenta una forma di movimento, nato sulla base del parkour, che ricerca la spettacolarità e l'originalità dei movimenti a scapito dell'efficienza.
I praticanti di parkour sono chiamati tracciatori (traceurs), o tracciatrici (traceuses) al femminile[4].
Il parkour arriva in Italia attorno al 2005, sviluppandosi molto grazie al web. Siti minori di rilevanza locale fondati dai praticanti iniziano a creare i primi incontri tra tracciatori.
Il parkour non è soltanto uno sport, è anche un'applicazione sociale. I valori del parkour sono importanti per insegnare ai giovani il rispetto per se stessi e la conoscenza dei propri limiti, per poter affrontare i piccoli grandi ostacoli che la vita pone davanti al cammino di ogni essere umano.
In seguito sono nate molte associazioni nazionali, da quelle più attente allo sviluppo sano del parkour ad altre mirate semplicemente al cavalcare la moda.
Molte sono le collaborazioni che le principali associazioni italiane ed estere stringono con altre realtà, solitamente il parkour è utilizzato, anche sull'onda della moda, per mostrare un modo reale, alternativo ed intelligente di sfruttare con rispetto gli spazi periferici, abbattere le barriere architettoniche (con FIABA, il Fondo Italiano impegnato nell'Abbattimento delle Barriere Architettoniche) ed in genere far sviluppare, soprattutto nei giovani e giovanissimi, un sano rispetto per l'ambiente ed una critica ricerca su se stessi.

...voi ci riuscite???? ;-)

Guardate il link di seguito e ditemi la vostra..

https://www.youtube.com/watch?v=iUHEeFYJt-M

un altro bellissimo video

https://www.youtube.com/watch?v=Qc03qBkh2Do

mettete il vostro commento dopo..:-)



lunedì 23 febbraio 2015

...i nostri trainer..

Sergio & Francesco

Vibram FiveFingers




Mitici..raga!!!! :-)


VIBRAM FIVE FINGERS..Una bellissima giornata! Divertiti da matti

Ragazzi ieri durante l'OpenDay di VibramFiveifingers ci siamo divertiti come matti.
I due ragazzi master trainer di Vibram ci hanno portato a conoscere un mondo delle "cinque dita" favoloso non solo per il fitness.
Vi mostro alcune foto...buon divertimento a tutti:-)

Nice day guys..we really enjoyed!!!!
Two guys, master trainer Vibram, led us to know a fabulousworld of
 "five fingers" not only for fitness.

I show you some pictures ... good fun at all:-)







sabato 21 febbraio 2015

OOOOOOOO...OOOOO.....VIBRAM FIVEFINGERS EVENT

RICORDATEVI DOMANI.... 

DOMENICA 22 FEBBRAIO
presso la palestra JOY CLUB

OPEN DAY VIBRAM FIVEFINGERS

dalle 9 alle 17..Vi aspettiamo:-)


mercoledì 18 febbraio 2015

HighLab FERRINO..troppo forte!

Guardate questo...Ferrino HL for trail running

X-TRACK RACE JACKET  unisex
Giacca antivento ultracompatta per trail running e scialpinismo. Tessuto 20 denari, design minimalista ed essenziale lo rendono il guscio più leggero della collezione Ferrino, ideale per Race e allenamenti per le attività più aerobiche.




martedì 17 febbraio 2015

QUESTO MI MANCAVA...GUSTATEVI LE PERFORMANCE

sempre loro....VIBRAM FIVEFINGERS!


https://www.youtube.com/watch?v=8tOIF4RjL1g#t=32

There are so many ways to get and stay fit – and so many ways to work the minimalism approach into your new fitness and exercise routine. With the guidance of Stacey Lei Krauss, the Lead Fitness Advisor for VibramFiveFingers, we put together some articles, tools and resources to help you do exactly that.



what is your story on Vibram Fivefingers?


LOOK THE VIDEO BELOW....


http://www.vibramfivefingers.it/your_story.aspx








VibramFiveFingers...quelle che mi piacciono di più...quali sono le vostre?


BIKILA EVO








Da quando ha fatto la sua comparsa sul mercato, Vibram® FiveFingers® ha dato inizio ad una vera rivoluzione. Per la prima volta, gli atleti dell'outdoor e i professionisti del fitness hanno potuto provare la sensazione di libertà propria del camminare a piedi nudi con la protezione e il grip tipici di una suola Vibram®. Puoi scegliere il tuo modello di Vibram® FiveFingers® tra una varietà di proposte concepite per vivere il barefoot nelle diverse discipline – dal fitness training allo yoga, dal running al trekking, dal kayak alla navigazione.

Ciiiaaaooooo Mascherine....

Martedì ultimo giorno di Carnevale..Giornata primaverile...per nulla freddo:-)
Giusta per una camminata tra centri storici e collina. Vi siete preparati in maschera???




lunedì 16 febbraio 2015

OPEN DAY VIBRAM FIVEFINGERS 22 FEBBRAIO JOYCLUB

Vibram FiveFingers® lezione1

iniziamo

Imparare a muoversi e correre in Vibram FiveFingers®.
Dal lancio di Vibram FiveFingers® nel 2006, il concetto di minimalismo, e corsaminimalista in particolare, ha generato un dibattito pubblico ricorrente.
Quindi, come dovremmo fare questa minimalista / cosa scalza?
La verità è che non c'è un unico approccio corretto - è probabilmente più complicato. Tuttavia, come uno dei leader di spicco di questo movimento, vogliamo dirvi la nostra su Vibram. Crediamo che essere in movimento con Vibram FiveFingers® può farci essere più sani, più felici, più legati al nostro corpo. 
Ci auguriamo che le informazioni di seguito vi aiutino a scoprire come è possibile esplorare in sicurezza le gioie del movimento naturale.

Indossare Vibram FiveFingers® per running, fitness, sport acquatici o semplicemente per divertimento renderà i vostri piedi più forti e più sani-naturali. E mentre noi amiamo il nostro Vibram FiveFingers®, noi non crediamo che sia l'unica calzature avrete mai bisogno. 


- Ascolta i tuoi piedi passaggio a Vibram FiveFingers® dalle scarpe tradizionali è una transizione che può richiedere tempo!. Per alcuni, è una questione di settimane, per altri mesi, e per alcuni potrebbe essere un anno o più. Molto dipende dal tipo di piede, le attività per le quali si sta utilizzando Vibram FiveFingers® per, e la quantità di pronazione che si verificano. Alla fine ne sarà valsa la pena aspettare, e il piede e il corpo saranno più forti. La risposta sta nel piede e corpo e la biomeccanica inerente oltre alla condizione dei muscoli. Miglioreranno la capacità di quei muscoli in resistenza e forza.Questo avrà profondi effetti benefici sul vostro corpo..imparate ad ascoltate il vostro corpo.
Stop se i vostri archi o la parte superiore del piede vi fa male, o se qualsiasi altra cosa fa male Ricordatevi che dovete avere una transizione lenta al fine di costruire forza nelle gambe e piedi inferiori e per ridurre al minimo il disagio!. Un periodo di adattamento è normale, e qualsiasi disagio dovrebbe diminuire dopo una o due settimane di utilizzo. Durante l'esecuzione in FiveFingers®, talvolta il dolore al piede che si verifica è da attribuire al modo di atterraggio del piede troppo in avanti rispetto ai fianchi e/o di puntare troppo le dita dei piedi. 
Stop e lasciate che il vostro corpo "guarica" se avvertite dolore. Male  ai muscoli: è normale sono stanchi; attenzione: ossa, articolazioni, o il dolore dei tessuti molli è un segnale di lesioni.
In principio, ricordatevi di portare le calzature tradizionali a portata di mano per un eventuale cambio. 

Fase 1: Capire i piedi
Vibram FiveFingers® asseconda la forma naturale e la funzione del piede. Prima di effettuare la transizione ad indossare Vibram FiveFingers®, è importante familiarizzare con il piede nudo attraverso la nostra serie di esercizi sensoriali..
I tuoi piedi contengono 52 ossa, 66 articolazioni, 40 muscoli, e centinaia di recettori sensoriali, tendini, e legamenti- insieme formando due dei più splendidi ed efficaci meccanismi del corpo Eppure la maggior parte della gente suppone che ci sia qualcosa di intrinsecamente "sbagliato" con i piedi.: troppo larga, troppo stretta, archi troppo alte o piane, ecc le scarpe tradizionali sono diventate un modo di "fissare" queste anomalie assunte. E, come risultato, la potente architettura dei piedi è diventata nascosta, antipatica, e incredibilmente sensibile - anche indebolita. 
Praticando nostri esercizi sensoriali consigliati, ritroverete il vasto potenziale dei vostri piedi fino ad arrivare ad una migliore comprensione di come si guardano e si sentono prima e dopo aver effettuato il passaggio a Vibram FiveFingers®.

Fase 2: Prova diverse superfici
A piedi nudi, sentite ed esplorate. I piedi determineranno il ritmo dei vostri progressi.
La suola sottile, flessibile e decostruito del Vibram FiveFingers® permette al piede di arricciare e flex. Le cinque dita sono separati, proprio come i vostri piedi! A causa di queste caratteristiche, ogni passo compiuto in Vibram FiveFingers® è una lezione di struttura, di  temperatura, e biomeccanica.
I piedi sono eccellenti a raccogliere informazioni. Migliaia di recettori neurologici inviano preziose informazioni al cervello per dire al vostro corpo dove è nello spazio e ciò che il terreno è simile.  Stimolano attivamente i recettori migliorano l'equilibrio, aumentano la circolazione e migliorno la salute generale del piede.
• In primis si inizia a praticare i consigli per gli esercizi sensoriali .
 Successivamente, camminare su superfici diverse. Questo è uno dei modi più ovvi e più semplice per stimolare ed esercitare il piede. Con i piedi nudi o in Vibram FiveFingers®, esplorare la casa ei suoi dintorni. Notate come i piedi sentono le superfici ruvide lisce e cercare di percepire / riconoscere i segnali che i vostri piedi inviano al cervello.

Superfici

Fase 3: Piede programma di fitness

Programma di allenamento per 2 settimane.
Ora che avete cominciato a familiarizzare con i piedi, probabilmente avete notato che essi sono piuttosto deboli. Forse è difficile per dividere o controllare le dita dei piedi?
Forse essere con i piedi nudi per un lungo periodo li senti doloranti o stanchi? 
Per iniziare in modo sicuro il passaggio  alle Vibram FiveFingers® per la corsa e il fitness, ti consigliamo vivamente i seguenti esercizi di rinforzo del piede.
Pratica esercizi in basso in 3 set di 20 ripetizioni, 3-5x / settimana per 2 settimane. I piedi possono sentirsi stanchi dopo, ma senza dolore
Questa serie di esercizi farà parte della routine.

1. Heel raise
2. Toe
3. Dorsi flexion
4. Toe spread / tap
5. Exaggerated eversion / inversione
6. Afferrando un asciugamano sul pavimento con le dita dei piedi e passare ad altro piede (grabbing/passing towel)
7. Walking in Vibram FiveFingers®: 





Non sottovalutare il potere di essere solo a piedi nudi o in Vibram FiveFingers®. Un esercizio a intervalli di due ore di attività generale giorno per giorno col tuo Vibram FiveFingers® è un ottimo modo per costruire lentamente i piccoli muscoli dei piedi e delle caviglie.
Quando è passato a Vibram FiveFingers®
Regola # 1: Ascoltare sempre per il vostro corpo.
I piedi di tutti sono diversi, quindi è importante ascoltare i Vostri.  
Qui di seguito ci sono alcune domande frequenti su come portare i Vibram FiveFingers®
risposte fornite dal Vibram Medical Advisory Board. 
Per ulteriori informazioni, visitare il FAQ sezione del nostro sito web.

Quanto tempo ci vorrà per passare a Vibram FiveFingers®?
Per alcuni, è una questione di settimane, per altri mesi, e per alcuni potrebbe essere un anno o più. Molto dipende dal tipo di piede, le attività che si sta utilizzando Vibram FiveFingers® per, e la quantità di pronazione si verificano. 
I miei piedi fanno male dopo aver indossato Vibram FiveFingers®. È normale?
Un periodo di adattamento è normale in un primo momento, come i piedi e le gambe aumentare la forza e la mobilità. Questo dovrebbe diminuire dopo una o due settimane di utilizzo. Ricordatevi che la transizione lenta va a costruire la forza nelle gambe e piedi inferiori e riduce il minimo il disagio.
Indosso plantari. Posso ancora portare Vibram FiveFingers®?
Vibram FiveFingers® sono progettati per promuovere la meccanica-naturale del piede. Come tali, sono destinate ad essere indossate direttamente contro la pianta del piede, permettendo al piede di muoversi come se fossimo a piedi nudi. Un plantare è un dispositivo di assistenza per sostenere la funzione del piede e vi aiutano a compensare eventuali aberrazioni biologiche. Il tentativo di utilizzare un plantare con Vibram FiveFingers® vanificherebbe il loro scopo. Se si dispone di un piede estremamente piatta, è necessario lavorare a indossare il tuo Vibram FiveFingers® gradualmente, in modo tale da permettere ai muscoli il tempo di adattarsi e rafforzarsi.